SPECIALE SANREMO 2001
Il caschetto biondo con sotto un cervello. Meta' degli italiani la ama, l'altra meta' ha smesso di odiarla. Raffaella Carra': il monumento con il Festival intorno.
Passano gli anni nel mondo dorato della tv, ma per lei il tempo sembra fare un'eccezione deviando altrove il suo effetto. Una scrollata di capelli e via: Raffaella Carrà ritorna alla ribalta del piccolo schermo prendendo il timone del Festival di S.Remo con il piglio di sempre: incredibile dedizione al lavoro e sorrisi per tutti. E' la prima volta nella sua incredibile carriera trentennale fatta di telefoni e lotterie, balletti e fagioli, ed è certo che anche in questa occasione bandiera Raffa la trionferà. Sulla mediocrità delle canzoni, innanzitutto, ma su tutte le inevitabili critiche e polemiche che pioveranno, come da copione, anche quest'anno sul Festival. Perché la Raffa, piu' che una presentatrice o una soubrette è ormai un monumento nazionale, un complesso statuario su cui tanti piccioni espletano i loro bisogni senza intaccare il valore bronzeo in questione. Sulla lunga biografia e discografia di Raffaella Pelloni rimandiamo ai siti http://www.raffaella-carra.de e a http://www.geocities.com/Hollywood/9011 , mentre per le sue parole ecco uno stralcio di una sua recente intervista a 'Repubblica'. "In tv il corpo delle donne si consuma molto velocemente se non è sostenuto da qualcosa di interiore (
) Vedo in tv donne bellissime, intelligenti, che non possono permettersi di pensare, di porsi delle mete. E' un peccato, perché così si sprecano". Ma qual è l'interiore della Raffa, il segreto di un successo trentennale, in Italia come in Spagna? "Quando vado in diretta è come se nell'arena io fossi il toro che sarà sacrificato per il piacere sadico del pubblico. Ma mi dò il coraggio anche di sbagliare".
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| E le canzoni del Festival? Carràmba, ce le siamo già scordate. | ||||
Il coraggio di sbagliare, in una tv sempre più perfettamente costruita, è forse questo il segreto della Raffa. Ciò che tutto sommato la rende ancora umana.
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