Il suono del Natale
Nell'immaginario di molte persone la zampogna e' lo strumento di accompagnamento tipico delle feste natalizie. Una tradizione legata al mondo rurale ma mantenuta in vita da gruppi di spettacolo itineranti
In tutti i paesi di religione cristiana il Natale è la festa della nascita di Gesù: la festa più importante, insieme alla Pasqua, del calendario liturgico. Celebrazioni e riti di antichissima origine hanno luogo in tutta Italia nel periodo natalizio. Celebrazioni e riti non soltanto cristiani o religiosi, ma anche legati al mondo rurale e lavorativo.
Natale cade in un periodo molto particolare dellanno: quando cioè, insieme al solstizio dinverno, si avvicina la fine di un altro anno solare.
Un insieme così ricco di suggestioni e legami con tutte le tradizioni sia religiose che pagane, di festa e di lavoro, non poteva non generare una miriade di celebrazioni dai caratteri diversissimi accomunate da una costante presenza della musica. Musica che ha un suo strumento protagonista allinterno di questue, novene, presepi, fuochi in piazza, riti e feste: la zampogna. Strumento di origine pastorale diffuso in tutto il centro-sud dellItalia, la zampogna ha ancora una funzione importante in occasione del Natale e dellAvvento. Suonata dagli zampognari, questuanti in coppia con la ciaramella, la zampogna ha oggi un ruolo importante nella musica che si ispira alle tradizioni anche al di là del periodo natalizio, come dimostra il Festival di Scapoli in Molise o la Festa della Madonna del Pollino in Basilicata. Ma va detto che nellimmaginario di tante persone la zampogna, e in secondo piano la cornamusa, richiamano in modo immediato il Natale ed il suo clima di festa.
Oggi fare lo zampognaro è per molti musicisti che si occupano delle tradizioni musicali italiane un modo per lavorare a pieno ritmo durante le feste natalizie. Vari gruppi propongono spettacoli itineranti che richiamano lantico costume della questua itinerante e rallegra le giornate di Natale con i suoni arcaici delle ance e delle sacche. Ogni regione, ogni area, ogni paese, ogni comunità, ha - o aveva - un suo modo particolare di festeggiare il Natale, soprattutto nelle forme che si differenziano di luogo in luogo, ponendo al centro delle celebrazioni questo o quellaspetto del Natale. La Chiara stella veneta, il ciocco di Natale emiliano, gli addobbi delle stalle in Toscana, il panettone lombardo (dolce dei poveri), la festa delle fiaccole piemontese, il presepe napoletano, la Nferta campana e poi fuochi, presepi viventi e cenoni in tutta la Penisola. La forza di questa tradizione fa sì che - nonostante il delirio consumistico dello shopping - il Natale resti in molti luoghi, soprattutto rurali, una delle feste più ricche di vivi legami con il passato.
Natale cade in un periodo molto particolare dellanno: quando cioè, insieme al solstizio dinverno, si avvicina la fine di un altro anno solare.
Un insieme così ricco di suggestioni e legami con tutte le tradizioni sia religiose che pagane, di festa e di lavoro, non poteva non generare una miriade di celebrazioni dai caratteri diversissimi accomunate da una costante presenza della musica. Musica che ha un suo strumento protagonista allinterno di questue, novene, presepi, fuochi in piazza, riti e feste: la zampogna. Strumento di origine pastorale diffuso in tutto il centro-sud dellItalia, la zampogna ha ancora una funzione importante in occasione del Natale e dellAvvento. Suonata dagli zampognari, questuanti in coppia con la ciaramella, la zampogna ha oggi un ruolo importante nella musica che si ispira alle tradizioni anche al di là del periodo natalizio, come dimostra il Festival di Scapoli in Molise o la Festa della Madonna del Pollino in Basilicata. Ma va detto che nellimmaginario di tante persone la zampogna, e in secondo piano la cornamusa, richiamano in modo immediato il Natale ed il suo clima di festa.
Oggi fare lo zampognaro è per molti musicisti che si occupano delle tradizioni musicali italiane un modo per lavorare a pieno ritmo durante le feste natalizie. Vari gruppi propongono spettacoli itineranti che richiamano lantico costume della questua itinerante e rallegra le giornate di Natale con i suoni arcaici delle ance e delle sacche. Ogni regione, ogni area, ogni paese, ogni comunità, ha - o aveva - un suo modo particolare di festeggiare il Natale, soprattutto nelle forme che si differenziano di luogo in luogo, ponendo al centro delle celebrazioni questo o quellaspetto del Natale. La Chiara stella veneta, il ciocco di Natale emiliano, gli addobbi delle stalle in Toscana, il panettone lombardo (dolce dei poveri), la festa delle fiaccole piemontese, il presepe napoletano, la Nferta campana e poi fuochi, presepi viventi e cenoni in tutta la Penisola. La forza di questa tradizione fa sì che - nonostante il delirio consumistico dello shopping - il Natale resti in molti luoghi, soprattutto rurali, una delle feste più ricche di vivi legami con il passato.