Dimenticato Ponente di curiosita' e misteri
A Cervo non si vede una Madonna, a Seborga c'e' uno Stato che non esiste, e dopo le montagne c'e' un formaggio che e' una leggenda

Prima di inoltrarci nellentroterra, una breve visita alla vicinissima Cervo, un borgo che vanta la splendida chiesa dei Corallini, il maggior monumento barocco della Liguria di Ponente. La chiesa ha una particolarità: dallAurelia vi si scorge arroccata unimponente statua della Madonna che, una volta sotto ledificio, scompare misteriosamente dalla vista. Incredibile.

Molto più reale delle pretese di Seborga è la terribile salita che in poche decine di km ci porta al colle di Fauniera. Colle per modo di dire, visto che sul valico già in provincia di Cuneo il nostro altimetro segna 2.520 metri. Ci saremo fermati già 8 km prima per far riposare il motore (e lo stomaco) al punto panoramico del Santuario di San Magno, meta di numerosi pellegrinaggi. Di fronte a noi la val Grana, il centro dellarea linguistica e culturale dei provenzali alpini, di pascoli, di solitudini, di Resistenza e silenzi di una valle che molto più di altre ha subìto i danni dello spopolamento.
Ma anche in questa zona un tesoro cè e ha laspetto di un formaggio, il Castelmagno, definito dal grande gourmet italiano Luigi Veronelli come il miglior formaggio del mondo. Già conosciuto nel 1100, il Castelmagno presenta una tipica venatura blu-verdastra frutto di particolarissime muffe che nel XIII secolo furono il pretesto di una guerra trentennale fra Cuneo e Saluzzo.