Turismo della memoria: fra le trincee della Grande Guerra
Andare per luoghi dove la Storia ha lasciato segni profondi provoca emozioni uniche. Il 'turismo della memoria' ci porta oggi fra le trincee del Parco Adamello
I siti dedicati alla Grande Guerra (14-18) sono davvero tantissimi, e decido quindi di intraprendere il trekking virtuale, senza scarponi e zaino, ma con il cappello da alpino sulla scrivania. Attorniato dai miei inseparabili libri ho iniziato a muovermi, con il mouse-piccozza e le mie guide per vivere in maniera virtuale itinerari e luoghi che poi ho visitato o visiterò non solo tramite internet.
Trekking
Propongo innanzitutto una scarpinata nel bellissimo parco Adamello-Brenta, partendo da Carisolo, bisogna dirigersi verso la Val Genova, splendida valle con tantissime cascate. Una volta pagato il pedaggio (sic) per poter utilizzare il parcheggio, si prosegue per lunica strada carrozzabile verso il Rifugio Bedole, si lascia lauto e ci si incammina verso il rifugio Mandron, (circa 3 ore). Si possono intravedere, già lungo il cammino, trincee, punti di avvistamento e un piccolo cimitero in quota; il rifugio e al limitare del ghiacciaio più vasto dItalia.
Se siete esperti potete proseguire per il ghiacciaio dellAdamello verso il rifugio Ai Caduti dellAdamello/Lobbia alta, telefonando prima per assicurarsi che sia aperto (0465/502615). Se lo non siete abbastanza suggerisco invece di servirvi di una guida che potete contattare in uno dei vari uffici delle Guide Alpine della zona.
Da questa ottima posizione si può osservare tutto lo splendido scenario che si staglia sullAdamello e Presanella.
Ad unora di cammino dal rifugio si può vedere il "cannone dellAdamello" detto Ippopotamo per la sua bizzarra forma. A queste quote si sono consumate moltissime azioni, sia da parte degli alpini che delle truppe alpine austriache. Se fa freschino destate, figuratevi le condizioni alle quali erano sottoposti gli uomini a 3000 metri senza giacche in Goretex e scarponi impermeabili.
Volete riposarvi? Soffrite di vertigini? Vi suggerisco un piccolo museo sulla Prima Guerra Mondiale nel paese di Spiazzo: e un po disordinato, ma molto godibile e ruspante (il ghiacciaio si sta ritirando e lascia sul suo territori molti reperti) e si e arricchito di molte vecchie novità.
Finita lescursione nel paese di Giustino (tra Pinzolo e Carisolo) cè un agriturismo accattivante per la sua cucina casereccia, la Trisa, dove potrete gustare polenta in vari modi. Merita sicuramente una visita.
Alcuni libri
"Il sentiero della pace" suggerisce una passeggiata lungo il fronte italiano dallo Stelvio alla Marmolada, che potete organizzare sia a tappe che per singoli tratti.
"Le scarpe al sole" di Paolo Monelli (Neri e Pozza). Lo scrittore nato a Fiorano Modenese, giornalista del Corriere della Sera, narra impressioni della guerra di montagna alla quale ha partecipato.
"Un anno sullaltipiano" di Emilio Lussu (Einaudi) dal quale fu tratto il film "Uomini contro"
"Addio alle armi" (Mondadori) di Ernest Hemingway.
"Isonzo 1917" di Mario Silvestri (Einaudi), lucido saggio sulla Prima Guerra Mondiale.
"La guerra di Joseph" di Enrico Camanni (Vivalda) un incontro tra un ufficiale e una guida alpina durante unazione di guerra sulle Tofane.
Trekking
Propongo innanzitutto una scarpinata nel bellissimo parco Adamello-Brenta, partendo da Carisolo, bisogna dirigersi verso la Val Genova, splendida valle con tantissime cascate. Una volta pagato il pedaggio (sic) per poter utilizzare il parcheggio, si prosegue per lunica strada carrozzabile verso il Rifugio Bedole, si lascia lauto e ci si incammina verso il rifugio Mandron, (circa 3 ore). Si possono intravedere, già lungo il cammino, trincee, punti di avvistamento e un piccolo cimitero in quota; il rifugio e al limitare del ghiacciaio più vasto dItalia.
Se siete esperti potete proseguire per il ghiacciaio dellAdamello verso il rifugio Ai Caduti dellAdamello/Lobbia alta, telefonando prima per assicurarsi che sia aperto (0465/502615). Se lo non siete abbastanza suggerisco invece di servirvi di una guida che potete contattare in uno dei vari uffici delle Guide Alpine della zona.
Da questa ottima posizione si può osservare tutto lo splendido scenario che si staglia sullAdamello e Presanella.
Ad unora di cammino dal rifugio si può vedere il "cannone dellAdamello" detto Ippopotamo per la sua bizzarra forma. A queste quote si sono consumate moltissime azioni, sia da parte degli alpini che delle truppe alpine austriache. Se fa freschino destate, figuratevi le condizioni alle quali erano sottoposti gli uomini a 3000 metri senza giacche in Goretex e scarponi impermeabili.
Volete riposarvi? Soffrite di vertigini? Vi suggerisco un piccolo museo sulla Prima Guerra Mondiale nel paese di Spiazzo: e un po disordinato, ma molto godibile e ruspante (il ghiacciaio si sta ritirando e lascia sul suo territori molti reperti) e si e arricchito di molte vecchie novità.
Finita lescursione nel paese di Giustino (tra Pinzolo e Carisolo) cè un agriturismo accattivante per la sua cucina casereccia, la Trisa, dove potrete gustare polenta in vari modi. Merita sicuramente una visita.
Alcuni libri
"Il sentiero della pace" suggerisce una passeggiata lungo il fronte italiano dallo Stelvio alla Marmolada, che potete organizzare sia a tappe che per singoli tratti.
"Le scarpe al sole" di Paolo Monelli (Neri e Pozza). Lo scrittore nato a Fiorano Modenese, giornalista del Corriere della Sera, narra impressioni della guerra di montagna alla quale ha partecipato.
"Un anno sullaltipiano" di Emilio Lussu (Einaudi) dal quale fu tratto il film "Uomini contro"
"Addio alle armi" (Mondadori) di Ernest Hemingway.
"Isonzo 1917" di Mario Silvestri (Einaudi), lucido saggio sulla Prima Guerra Mondiale.
"La guerra di Joseph" di Enrico Camanni (Vivalda) un incontro tra un ufficiale e una guida alpina durante unazione di guerra sulle Tofane.