Ventrix
Nasce a Reggio Emilia (ne va molto fiero) il 4 Aprile 1959 e ha la testa estremamente ovale. Questa "anomalia" genetica* si rispecchierà poi nel carattere per tutta la sua vita.
Durante l’infanzia gioca
a basket e nuota, nuota parecchio. Poi (la versione
ufficiale e’ per il lavoro del padre, ma la verità
e’ che nessun reggiano sopportava più
la sua forma cranica) si trasferisce a Modena. Frequenta
la seconda media ed inizia a giocare a pallavolo dove
ha una brillante carriera come panchinaro. In questo
ambiente sportivo nasce il soprannome di Ventrix.
Passato dalla panchina alla poltrona, impartisce lezioni
di tattica e posizione agitandosi e "vivendo"
appieno, anche se in maniera virtuale, vari tipi di
competizioni sportive (prima fra tutte la pallavolo,
poi il rugby, il basket, l’atletica) con buona
pace dei suoi famigliari. Consegue, nonostante lo
scarso impegno, il diploma in informatica che tuttora
sta sfruttando. Attraversa come gli artisti vari periodi
:quello "irlandese", quello "medioevale",
il periodo "Hemingway", il periodo "africano",
e durante questi lassi temporali si immerge completamente
in quello che diventa il "tema" della sua
vita. Il servizio militare, che, suo malgrado, svolge
negli alpini, lascia strascichi imprevedibili nella
sua mente; quella che prima era un’attrazione
per la montagna diventa una sorta di furore passionale
che si fatica a contenere. Unisce questo "interesse"(?!)
alla storia della prima guerra mondiale trascinando
moglie e figlio (che soffrono di vertigini) in giro
per monti e rifugi.
*Gli abitanti di Reggio Emilia sono noti con il soprannome di teste quadre. Il termine risale presumibilmente alle guerre tra città del periodo medioevale: quando uno sfortunato abitante di Reggio Emilia veniva catturato, il nemico sbatteva ripetutamente la sua testa contro una pietra quadrata.