Lipari e il balletto dei camerieri
Un mare che invita ad immergersi in qualsiasi stagione stuzzica voglie ed appetiti. Ecco allora la mappa delle delizie proposte dai ristoranti del capoluogo delle isole Eolie. Servizio eccellente, ambienti unici e pesce freschissimo.
Lipari è lisola principale dellarcipelago delle isole Eolie, ad unâora di aliscafo dal porto siciliano di Milazzo, ma si può raggiungere anche partendo da Napoli effettuando un viaggio in mare ovviamente più lungo.
Come le altre sue sorelle è di origine vulcanica e presenta una morfologia a tratti montuosi. Il centro antico della località, con tanto di castello e mura, è arroccato sopra una collinetta a picco sul mare. Da visitare è linteressantissimo Museo Archeologico, allâinterno del castello, che mostra come le Eolie siano state terre di passaggio di molte civiltà del Mediterraneo anche grazie allossidiana e la pietra pomice generate dalle eruzioni vulcaniche. A fianco del museo si può visitare la chiesa, dedicata al patrono, S.Bartolomeo, che i locali chiamano Cattedrale.
Per iniziare bene la vacanza, dopo un bel bagno nelle limpide acque di questo mare, suggerisco una bella mangiata. Prenotate da Filippino, sito nei pressi del museo, il ristorante è tra i più caratteristici e longevi dellarcipelago. Il menù è quotidianamente in movimento, dipende dal pescato. Vi consiglio i ravioloni di cernia e gli involtini di luvaro imperiale affumicato al limoncello accompagnati da un buon bianco siciliano: il Damaschino; la scelta è ampia e varia, naturalmente la parte del leone la fa· il pesce. Attenzione a quando il locale inizia ad affollarsi: i camerieri animano un balletto frenetico, silenzioso e cortese, si evitano per pochissimi centimetri portando favolosi trofei di pesce, secchielli gocciolanti per il vino, i dolci e le cassate siciliane, e sempre prodighi di consigli per come affrontare le pietanze. La carta dei vini è vasta e di qualità, i prezzi commisurati al buon livello del locale, ma la mangiata di pesce merita abbondantemente la spesa.
Se una sera siete indecisi sul da farsi, telefonate al ristorante "Le macine" a Pianoconte. Vi manca lautomobile? Niente paura, vi verranno a prendere con un confortevole pulmino a Lipari, ma lungo il percorso chiedete di fermare 10 secondi in località Quattrocchi: da cui si gode un panorama bellissimo. I piatti delle Macine, molto curati, seguono la tradizione culinaria eoliana, lambiente è confortevole e familiare. Più sfizioso è il ristorante "La Kasbah", nel pieno centro di Lipari; arredato in stile arabo, vi potrete sedere in un bel giardino che di sera è illuminato da fiaccole con sottofondo di musiche magrebine e gustare i piatti di pesce e pizze che sono preparati con fantasia e ricercatezza.
Il paese di Lipari, capoluogo delle isole, non ha una connotazione da centro balneare; alla sera e la domenica i negozi sono chiusi e rimangono attive solamente alcune bancarelle allestite da bambini i quali vendono pezzi di pomice e ossidiana, conserve casalinghe e capperi.
Passeggiando lungo le vie e le piazze del paese vi troverete accerchiati da operatori turistici che propongono gite in barca in tutto larcipelago. Personalmente abbiamo preferito le più modeste imbarcazioni eoliane condotte dei pescatori locali, meno veloci ma più fascinose e meno chiassose.
Immergersi in queste acque è un piacere irrinunciabile, cè solo limbarazzo della scelta, a Lipari vi segnalo la spiagge delle cave (video):il fondale assume colori straordinari di fronte alla montagna completamente bianca scavata per lestrazione della pietra pomice, il paesaggio è un po surreale, le cave dismesse offrono uno scenario spettrale ma unico. Unaltra spiaggia molto particolare è la spiaggia di valle Muria o dei Faraglioni, sulla costa rivolta verso lisola di Vulcano, è un posto veramente tranquillo, in una grotta è stato ricavato un "bar" nel quale preparano panini gustosissimi. Lunica vera e propria spiaggia dellisola è Canneto, frazione addossato alle cave di ossidiana e poco distante dal paese di Lipari.
Come le altre sue sorelle è di origine vulcanica e presenta una morfologia a tratti montuosi. Il centro antico della località, con tanto di castello e mura, è arroccato sopra una collinetta a picco sul mare. Da visitare è linteressantissimo Museo Archeologico, allâinterno del castello, che mostra come le Eolie siano state terre di passaggio di molte civiltà del Mediterraneo anche grazie allossidiana e la pietra pomice generate dalle eruzioni vulcaniche. A fianco del museo si può visitare la chiesa, dedicata al patrono, S.Bartolomeo, che i locali chiamano Cattedrale.
Per iniziare bene la vacanza, dopo un bel bagno nelle limpide acque di questo mare, suggerisco una bella mangiata. Prenotate da Filippino, sito nei pressi del museo, il ristorante è tra i più caratteristici e longevi dellarcipelago. Il menù è quotidianamente in movimento, dipende dal pescato. Vi consiglio i ravioloni di cernia e gli involtini di luvaro imperiale affumicato al limoncello accompagnati da un buon bianco siciliano: il Damaschino; la scelta è ampia e varia, naturalmente la parte del leone la fa· il pesce. Attenzione a quando il locale inizia ad affollarsi: i camerieri animano un balletto frenetico, silenzioso e cortese, si evitano per pochissimi centimetri portando favolosi trofei di pesce, secchielli gocciolanti per il vino, i dolci e le cassate siciliane, e sempre prodighi di consigli per come affrontare le pietanze. La carta dei vini è vasta e di qualità, i prezzi commisurati al buon livello del locale, ma la mangiata di pesce merita abbondantemente la spesa.
Se una sera siete indecisi sul da farsi, telefonate al ristorante "Le macine" a Pianoconte. Vi manca lautomobile? Niente paura, vi verranno a prendere con un confortevole pulmino a Lipari, ma lungo il percorso chiedete di fermare 10 secondi in località Quattrocchi: da cui si gode un panorama bellissimo. I piatti delle Macine, molto curati, seguono la tradizione culinaria eoliana, lambiente è confortevole e familiare. Più sfizioso è il ristorante "La Kasbah", nel pieno centro di Lipari; arredato in stile arabo, vi potrete sedere in un bel giardino che di sera è illuminato da fiaccole con sottofondo di musiche magrebine e gustare i piatti di pesce e pizze che sono preparati con fantasia e ricercatezza.
Il paese di Lipari, capoluogo delle isole, non ha una connotazione da centro balneare; alla sera e la domenica i negozi sono chiusi e rimangono attive solamente alcune bancarelle allestite da bambini i quali vendono pezzi di pomice e ossidiana, conserve casalinghe e capperi.
Passeggiando lungo le vie e le piazze del paese vi troverete accerchiati da operatori turistici che propongono gite in barca in tutto larcipelago. Personalmente abbiamo preferito le più modeste imbarcazioni eoliane condotte dei pescatori locali, meno veloci ma più fascinose e meno chiassose.
Immergersi in queste acque è un piacere irrinunciabile, cè solo limbarazzo della scelta, a Lipari vi segnalo la spiagge delle cave (video):il fondale assume colori straordinari di fronte alla montagna completamente bianca scavata per lestrazione della pietra pomice, il paesaggio è un po surreale, le cave dismesse offrono uno scenario spettrale ma unico. Unaltra spiaggia molto particolare è la spiaggia di valle Muria o dei Faraglioni, sulla costa rivolta verso lisola di Vulcano, è un posto veramente tranquillo, in una grotta è stato ricavato un "bar" nel quale preparano panini gustosissimi. Lunica vera e propria spiaggia dellisola è Canneto, frazione addossato alle cave di ossidiana e poco distante dal paese di Lipari.