Vittoria europea per Prosciutto di Parma e Grana Padano
Prosciutto di Parma e Grana Padano portano a casa una vittoria importante: confezionamento solo nelle zone tipiche di produzione, in base alla sentenza della Corte di Giustizia delle Comunita' europee. In lizza altri prodotti tradizionali del Belpaese.
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Un’Europa, due anime?
Nel quadro europeo, sembra che sul fronte agroalimentare si stiano delineando in modo sempre più netto due posizioni: da una parte i Paesi del Sud (Spagna, Italia, Portogallo, Francia e Grecia), baluardi della tradizione gastronomica, e Paesi del Nord, orientati verso le grandi produzioni di materie prime. Non a caso, il caso italiano ha un precedente tutto mediterraneo: il vino spagnolo Rioja, per cui la Corte ha stabilito il divieto di imbottigliamento fuori dalle zone di produzione.
I produttori dei circa 9 milioni di prosciutti di Parma venduti ogni anno (di cui 1,5 all’estero) e delle 138.000 tonnellate di Grana Padano (secondo i dati riferiti al 2001), possono quindi dormire sonni un po’ più tranquilli. Sembra, tra l’altro, che presto non saranno più i soli privilegiati tra i prodotti italiani: anche bucatini, tortellini e orecchiette dovrebbero ottenere lo status di tutelati a livello europeo. C’è, poi, chi è già Dop e combatte per la serie A: l’aceto balsamico di Modena, rappresentato dal Consorzio che sta cercando di scalare la classifica e di far registrare il prodotto come Igp (Indicazione geografica protetta) presso l’Unione Europea. Per altri, invece, è ancora battaglia aperta: è il caso della partita “Gorgonzola contro Cambozola”, formaggio austriaco che ha vinto l’ultima sfida davanti alla Corte di Cassazione austriaca.