La sfida di Savona
Genova capitale della cultura nel 2004? Vittorio Sgarbi e' pronto a scommettere che le cose non andranno proprio cosi'. E rilancia Savona.
Vittorio Sgarbi ha recentemente sparato a zero sulla programmazione artistica prevista nel capoluogo ligure per le manifestazioni del 2004, e ha rilanciato a sorpresa la vicina di casa, Savona. Per farlo, il critico d’arte ferrarese ha stretto un’alleanza con un genovese, Gianfranco Bruno, ex presidente dell’Accademia Ligustica e curatore, nel 1974, della mostra “Da Tiziano a De Chirico, la ricerca dell’identità”. La mostra – sul tema del ritratto interiore - ora è in programmazione a Cagliari, presto sarà ospitata a Palermo e sbarcherà in Liguria nell’aprile-maggio dell’anno prossimo, con 150 quadri di Giorgione, Caravaggio, Guttuso, De Chirico, Bernini e molti altri.
L’idea di Sgarbi (appoggiato dall’amministrazione comunale e, pare, dalla Cassa di Risparmio di Savona) è quella di farne il cavallo di battaglia contro l’esposizione sui transatlantici prevista nella città della lanterna.
Ma non si tratta del solo progetto previsto a Savona per il 2004: sembra infatti che dal cappello a cilindro di Sgarbi verranno fuori altri appuntamenti importanti e diversificati, tra cui una mostra (ora in programmzione a Cagliari) su Egon Schiele, per il versante contemporaneo.
Genova rimane a guardare?
Nel frattempo Genova si è lasciata sfuggire per il 2004 una mostra da Caravaggio a Mattia Preti. A detta di Sgarbi, gliel’avrebbe soffiata sotto il naso il Museo di Vienna...Il risultato? Tutto rimandato al 2005.
L’idea di Sgarbi (appoggiato dall’amministrazione comunale e, pare, dalla Cassa di Risparmio di Savona) è quella di farne il cavallo di battaglia contro l’esposizione sui transatlantici prevista nella città della lanterna.
Ma non si tratta del solo progetto previsto a Savona per il 2004: sembra infatti che dal cappello a cilindro di Sgarbi verranno fuori altri appuntamenti importanti e diversificati, tra cui una mostra (ora in programmzione a Cagliari) su Egon Schiele, per il versante contemporaneo.
Genova rimane a guardare?
Nel frattempo Genova si è lasciata sfuggire per il 2004 una mostra da Caravaggio a Mattia Preti. A detta di Sgarbi, gliel’avrebbe soffiata sotto il naso il Museo di Vienna...Il risultato? Tutto rimandato al 2005.
Savona: la conoscete? Nota ai più come città natale del Presidente Sandro Pertini, Savona è sempre rimasta un po’ in ombra. Dopo essersi lasciati alle spalle, con Voltri, il serpentone della lunghissima Genova, Savona appare dopo chilometri di piccoli centri abitati a vocazione turistico-balneare. Albisola ne è l’anticamera, con la sua antica arte della ceramica, un tempo appannaggio delle fornaci savonesi. La città – la cui geometria richiama l’ottocento piemontese – è abbracciata al suo porto, vivibile anche per i non addetti ai lavori. Tra le rughe ci sono i segni di un passato ricco e indipendente, torri e palazzi e una pinacoteca, nascosto rifugio di opere di Vincenzo Foppa, del Magnasco e del Guercino. Merita una visita anche il forte del Priamar, che la leggenda vuole costruito da un omonimo generale cartaginese. In realtà è stato eretto dai genovesi nel 1542, sulle rovine della cattedrale e del castello, distrutti insieme a gran parte degi altri edifici. Chi cerca un po’ di fresco può trovarlo nell’entroterra, in Val Bormida. Sperando che i recenti incendi abbiano risparmiato almeno parte dei suoi boschi, tanto splendidi e ricchi di legname da aver convinto persino i maestri vetrai delle Fiandre a svolgere qui – presso la Bormida di Mallàre – la propria attività. |