La salama da sugo ferrarese
Otto mesi di stagionatura, una cottura che rimane un rito e un sapore che non si dimentica. Eredita' degli Estensi e oggi cibo protetto.
Quella salama minstillò in cuore
lardente brama, sentito lodore,
di scorpacciarmela tutta ed intera
magari in pineta sul far della sera
spaparanzato lì a trangugiare
senza curarmi delle zanzare.
Non si tratta di Dolce Stil Novo, ma anche questo rupestre componimento anonimo è un canto d'amore verso la propria bella, una salama, già gustata ai tempi degli Estensi e ancora oggi sulle tavole della Ferrara che vuol bene ai propri sapori.
La Salama è un impasto di carne suina macinata con vino rosso, sale, pepe nero, noce moscata, cannella, chiodi di garofano, rhum e alcune piccole X che nessun artigiano di Ferrara sarà disposto a rivelarvi. Da ogni maiale si può ottenere una sola salama, visto che l'involucro chiamata a contenere l'impasto (fegato, lingua, carne del collo e della gola) per circa 8 mesi è la vescica stessa del suino.
Quella della salama è una tradizione culinaria che risale addirittura al Rinascimento e che, per le sue peculiarità a rischio di estinzione, rientra oggi nei dieci principali presidi difesi da Slow Food.
Per chi vuole far arrivare una salama a casa propria uno degli indirizzi consigliati è quello del sito di Esperya si può dare il via all'acquisto on line del nostro piatto ferrarese da 1 kg a 35.000 lire (18 euro).
Stesso peso ma a 29.000 lire (15 euro) sul sito di Piaceri d'Italia, mentre a 21.000 lire (10,8 euro) la si trova sul sito del Salumificio Roncarati e al Salumificio Zironi, entrambi di Ferrara, ma al prezzo si dovranno aggiungere le spese di spedizione.
Sono tre invece i ristoranti consigliati di Ferrara nei quali potrete gustarvela 'on site':
Trattoria 'Il Mandolino', via Carlo Mayr, 83 (tel. 0532/60080); Ristorante 'Il Vecchio Mulino', via X Martiri, 245 - Porotto (tel. 0532/730000);
Ristorante 'Provvidenza', corso Ercole I d'Este, 92 (0532/205187).