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Contignano (Siena): Le dolci colline di Siena

creato da Webmaster ultima modifica 01/08/2008 10:47

Quando è la moglie a cercare la vacanza su internet CHI L'HA VISTO: Esperienze di viaggio in Italia messe ai voti

Cosa troviamo:
Una tripla per tre notti a mezza pensione in un casale completamente ristrutturato del 1631
Come pagare
Contanti, Carta, Bancomat
Quando
Prenotato in Febbraio. Partito per il weekend pasquale
Quanto
750.000 Lit.
387.35 Euro
Navigabilita’ 5
Facilità d’acquisto 9
Convenienza: 8
Voto 8/10
Ritardata la partenza è già tardi quando usciamo dall'autostrada (A1 - Chiusi-Chianciano). Niente paura, il gruppo dei mariti si è organizzato munendosi di cartine stampate da uno di quei programmi che ti promettono di raggiungere ogni luogo in Italia. Peccato che, in breve tempo, ci ritroviamo nel buio più assoluto su di una stretta strada sterrata.

Scopriremo in seguito che la strada da seguire per la nostra meta dall'uscita dell'A1 è raggiungere Chianciano e quindi dirigersi verso La Foce e Cutignano , ma nel frattempo mia figlia piange e mia moglie non si dimostra una grande navigatrice poiché soffre di mal d'auto leggendo la cartina.
Fuori è buio pesto, unica forma di vita una martora che decide di attraversarmi la strada di corsa con conseguente benedizione dell'ABS. Con nessuno per strada e le tacche del cellulare al minimo cominciamo a intimorirci. Ma mi commuovo quando una pompa di benzina mi preannuncia il cartello del piccolo borgo medievale di Contignano, dove si trova il nostro agriturismo


Cucina:
Toscana: imperdibili i Pici

Shopping:

Prosciutto, formaggi, lardo di cinta, vino, ceramiche

Dove andare:

Montalcino, Montepulciano, Pienza
e qualunque paesino incontriate sulla vostra strada

Souvenir:
Sicuramente riporterete indietro qualche chiletto in più

Perchè:
Per le continue distese di dolci colline pettinate che si susseguono in una miriade di colori.
Per i cipressi tipici dei paesaggi toscani che sembrano gigantesche puntine da disegno ordinate da una mano divina, per ricordarci i suoi luoghi più riusciti.

La notte, conversando con la mia gentilissima ospite Enrica, scopro che si tratta di un casale del 1631, completamente restaurato e trasformato in albergo-bar-ristorante
(informazioni più precise al loro sito ).

Mi spiega che ci troviamo nella Val d’Orcia, parco naturale finanziato con i fondi della comunità europea, ma costruito soprattutto con il duro lavoro degli emigranti sardi che oggi sono proprietari di aziende che valgono miliardi. Eccoli, al mattino seguente, ordinare sambuca al bar alle 9 del mattino, ma solo perché hanno fatto colazione alle 4, governato le greggi, pranzato alle 8 e hanno giustamente voglia di un digestivo.

Enrica mi racconta che qui il traffico non esiste ed è un avvenimento sentire un'ambulanza, perchè qualcuno che conosci ne ha bisogno. Gli unici momenti in cui trovi una strada bloccata è quando un' agenzia di pubblicità sta girando uno spot per un'automobile.


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