Leonardo, quel gran genio del mio amico
Mezzo milione di visitatori al mese, il doppio di quelli reali. A Milano c'e' Il Museo nazionale tecnico-scientifico "Leonardo da Vinci", da godersi dal vivo ma anche da casa
Nel centro di Milano, vicino a piazza S.Ambrogio, troviamo il Museo nazionale della Scienza e della Tecnica "Leonardo da Vinci" che si pone fra i più importanti musei tecnico-scientifici al mondo, insieme a quelli di Tokyo, Londra, Parigi e Chicago.
Con le sue ventotto sezioni distribuite su una superficie di 40.000 metri quadrati il museo - fondato nel 1953 - permette di viaggiare fra le evoluzioni della tecnica e della scienza, da Leonardo da Vinci fino al Cyberspazio ed oltre, e racconta del passaggio del nostro paese dalleconomia artigianale a quella industriale. Appena entrati ci si ritrova infatti di fronte ad una monumentale centrale termoelettrica a vapore del 1895, la Regina Margherita; poi passando per il primo computer italiano si arriva alla ricostruzione del satellite Tethered, una sorta di dinamo dello spazio sperimentata sullo Shuttle.
Ma andiamo con ordine. Entriamo nel più antico dei palazzi che ospitano il museo, un ex monastero degli Olivetani . Qui nella "Galleria di Leonardo" vengono documentati e ricostruiti circa 30 modelli di macchine leonardiane. Al nume tutelare del museo è dedicato anche il laboratorio: "Le Fantastiche macchine di Leonardo da Vinci", dove si possono ammirare 7 macchine interattive.
Le fantastiche macchine di Leonardo
Sul sito è semplice azionare di ognuna le animazione in Quicktime, corredate da brevi didascalie esplicative e rimandi agli affascinanti disegni originali.
Una delle più belle è quella dellala battente, prodromo della lunga e folle epoca delle macchine volanti a propulsione umana.
Nel successivo padiglione ferroviario si scoprono ben 20 locomotive a vapore ospitate allinterno di una ricostruzione di una stazione ferroviaria in stile Liberty. Ancora più spettacolare è ledificio aeronavale, che ospita il brigantino Ebe con tutte le sue a vele spiegate: è il più grande veliero al mondo conservato in un museo.
Navigando nella reparto internet - che non è una semplice duplicazione virtuale del museo ma un vero e proprio "stimolatore alla conoscenza" - si scopre poi unintera sezione dedicata alla cybergeografica. E qui non rimane che immergersi nella navigazioni fra le incredibili rappresentazioni, concettuali e artistiche, e fra le mappe di navigazione della rete Internet.
Giuliano Gaia, il responsabile Web del museo ci ha anticipato che stanno lavorando ad una nuova versione del sito, per soddisfare in pieno gli oltre 500.000 visitatori mensili, quasi il doppio dei visitatori reali. A questultimi invece consiglia, nella bella stagione, di godersi un meritato riposo nei Chiostri, silenziosi e ombreggiati, per poi proseguire la giornata con un itinerario leonardiano.
Alla fine della visita il quartiere ideale per cercare dove mangiare e dormire è il quartiere dei Navigli, uno dei più vivi di Milano
Con le sue ventotto sezioni distribuite su una superficie di 40.000 metri quadrati il museo - fondato nel 1953 - permette di viaggiare fra le evoluzioni della tecnica e della scienza, da Leonardo da Vinci fino al Cyberspazio ed oltre, e racconta del passaggio del nostro paese dalleconomia artigianale a quella industriale. Appena entrati ci si ritrova infatti di fronte ad una monumentale centrale termoelettrica a vapore del 1895, la Regina Margherita; poi passando per il primo computer italiano si arriva alla ricostruzione del satellite Tethered, una sorta di dinamo dello spazio sperimentata sullo Shuttle.
Ma andiamo con ordine. Entriamo nel più antico dei palazzi che ospitano il museo, un ex monastero degli Olivetani . Qui nella "Galleria di Leonardo" vengono documentati e ricostruiti circa 30 modelli di macchine leonardiane. Al nume tutelare del museo è dedicato anche il laboratorio: "Le Fantastiche macchine di Leonardo da Vinci", dove si possono ammirare 7 macchine interattive.
Le fantastiche macchine di Leonardo
Sul sito è semplice azionare di ognuna le animazione in Quicktime, corredate da brevi didascalie esplicative e rimandi agli affascinanti disegni originali.
Una delle più belle è quella dellala battente, prodromo della lunga e folle epoca delle macchine volanti a propulsione umana.
Nel successivo padiglione ferroviario si scoprono ben 20 locomotive a vapore ospitate allinterno di una ricostruzione di una stazione ferroviaria in stile Liberty. Ancora più spettacolare è ledificio aeronavale, che ospita il brigantino Ebe con tutte le sue a vele spiegate: è il più grande veliero al mondo conservato in un museo.
Navigando nella reparto internet - che non è una semplice duplicazione virtuale del museo ma un vero e proprio "stimolatore alla conoscenza" - si scopre poi unintera sezione dedicata alla cybergeografica. E qui non rimane che immergersi nella navigazioni fra le incredibili rappresentazioni, concettuali e artistiche, e fra le mappe di navigazione della rete Internet.
Giuliano Gaia, il responsabile Web del museo ci ha anticipato che stanno lavorando ad una nuova versione del sito, per soddisfare in pieno gli oltre 500.000 visitatori mensili, quasi il doppio dei visitatori reali. A questultimi invece consiglia, nella bella stagione, di godersi un meritato riposo nei Chiostri, silenziosi e ombreggiati, per poi proseguire la giornata con un itinerario leonardiano.
Alla fine della visita il quartiere ideale per cercare dove mangiare e dormire è il quartiere dei Navigli, uno dei più vivi di Milano