Ciao maschio
Come vestiremo il prossimo inverno? O meglio: come gli stilisti vorrebbero che ci vestissimo.
Siete pronti a diventare dandy? Tra lusso, gioielli e pellicce, MilanoModa Uomo detta le tendenze per il prossimo inverno. Uomo o donna, per noi pari sono.
In uno spreco di visoni, sciarpe di castoro, camoscio ecco luomo dellimmediato futuro, che fra camicie trasparenti, tessuti ricamati, ori e gioielli risponde al grido "osare con personalità" facendo suoi pezzi tipici del guardaroba femminile. E non solo del guardaroba, a giudicare dalle pettinature mechate e dai ciuffi fotonici. Già, perché anche se vengono rispolverati capi e accessori tradizionalmente maschili - la cravatta, il doppiopetto e lo smoking, per la prima volta sulle passerelle dopo 50 anni - il tutto è spesso condito da un incedere sensuale e sguardi provocanti, considerati sino a ieri ' femminili'. A questo proposito, lo stilista Stefano Gabbana, tra i protagonisti della kermesse milanese, parla dolcemente di "svolta": "ci vorrà del tempo dice ma anche luomo arriverà alla sicurezza di uscire dagli schemi senza per questo perdere nulla della sua mascolinità. Osare mescolando. Frullando". Sarà. Ma sembra piuttosto che il tratto canonicamente mascolino scompaia in uno sfavillio di gioielli e tra colli di pelliccia, lasciando il posto a un genere 'asessuato', confermato dalle tendenze della moda femminile primavera/estate dove dominano il doppiopetto, il completo gessato, cravatte, bretelle e scarpe stringate.
Anche la riproposta della divisa militare contribuisce a ridurre la distanza tra i generi, omologando i tratti distintivi. Si tratta spesso di un look militare in versione chic, come quello di Jil Sander e John Richmond, che applica sulle t-shirt falce e martello di strass.
Bando all'uomo 'tariconato', il prescelto dagli stilisti, il nuovo "über-model", è ben lontano dallo stereotipo del macho, ispirandosi piuttosto a un giovane dandy. Donatella Versace propone delle coordinate più precise: è un "golden lord" alla Oscar Wilde, un uomo ricco, giovane e sexy che lavora nella new economy. La sera nelle calde nuances del cioccolato, di giorno in champagne, cappotto doppiopetto crema e fiore fresco allocchiello. E quando vuole essere libero e selvaggio, come luomo "on the road" di Fendi o il centauro di Roberto Cavalli, lo è con classe (e portafoglio pieno), in un trionfo di cachemere, camicie di seta e pelli lavorate, in sella a una Ducati Monster dotata di imbarazzante serbatoio ricoperto di pietre preziose e manubrio pellicciato.
Una nota di colore sulle location più stravaganti delle sfilate. E la Palma d'oro di ItaliaPlease se la condividono Etro (sfilata in un supermercato nellora di chiusura e a New York Industrie (un gigantesco capannone con sessanta lavatrici in funzione)
In uno spreco di visoni, sciarpe di castoro, camoscio ecco luomo dellimmediato futuro, che fra camicie trasparenti, tessuti ricamati, ori e gioielli risponde al grido "osare con personalità" facendo suoi pezzi tipici del guardaroba femminile. E non solo del guardaroba, a giudicare dalle pettinature mechate e dai ciuffi fotonici. Già, perché anche se vengono rispolverati capi e accessori tradizionalmente maschili - la cravatta, il doppiopetto e lo smoking, per la prima volta sulle passerelle dopo 50 anni - il tutto è spesso condito da un incedere sensuale e sguardi provocanti, considerati sino a ieri ' femminili'. A questo proposito, lo stilista Stefano Gabbana, tra i protagonisti della kermesse milanese, parla dolcemente di "svolta": "ci vorrà del tempo dice ma anche luomo arriverà alla sicurezza di uscire dagli schemi senza per questo perdere nulla della sua mascolinità. Osare mescolando. Frullando".
Anche la riproposta della divisa militare contribuisce a ridurre la distanza tra i generi, omologando i tratti distintivi. Si tratta spesso di un look militare in versione chic, come quello di Jil Sander e John Richmond, che applica sulle t-shirt falce e martello di strass.
Bando all'uomo 'tariconato', il prescelto dagli stilisti, il nuovo "über-model", è ben lontano dallo stereotipo del macho, ispirandosi piuttosto a un giovane dandy. Donatella Versace propone delle coordinate più precise: è un "golden lord" alla Oscar Wilde, un uomo ricco, giovane e sexy che lavora nella new economy. La sera nelle calde nuances del cioccolato, di giorno in champagne, cappotto doppiopetto crema e fiore fresco allocchiello. E quando vuole essere libero e selvaggio, come luomo "on the road" di Fendi o il centauro di Roberto Cavalli, lo è con classe (e portafoglio pieno), in un trionfo di cachemere, camicie di seta e pelli lavorate, in sella a una Ducati Monster dotata di imbarazzante serbatoio ricoperto di pietre preziose e manubrio pellicciato.
E a proposito di pelli e pellicce, in questa corsa sfrenata al lusso va alla grande il trend "animalier", meglio se di animali in estinzione. Oltre a visoni, camosci e castori ritorna il montone, mentre da terre fredde e lontane spuntano cappotti di foca (Dolce & Gabbana dicono però che unassociazione di pellicciai li ha pregati di farne uso perché le bestiole sono in sovrannumero
), mentre i piedi fanno bella mostra di lucertole.
Lusso ovunque, dunque, anche negli elementi di contorno.Una nota di colore sulle location più stravaganti delle sfilate. E la Palma d'oro di ItaliaPlease se la condividono Etro (sfilata in un supermercato nellora di chiusura e a New York Industrie (un gigantesco capannone con sessanta lavatrici in funzione)