La moda morta di Roberto Cavalli
Tigrato, pezzato, leopardato. Nella moda italiana ritorna il lusso, l'eccessivo e un certo gusto animale. Pazzo? Intanto Vogue America ne parla.
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I tappeti e i cuscini zebrati, il look pitonato e i suoi modelli dalla mandibola equina, tutto sembra volerci portare verso una moda fatta di animali morti. Lui, Cavalli, invece è vivo e vegeto, anche se solo cinque anni fa aveva deciso di abbandonare le scene. Per sua fortuna ha cambiato idea e oggi ha modo di godersi la consacrazione ufficiale di 'Vogue America' che lo celebra come "stilista di culto".
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Nelle sue celebri feste Cavalli fa il pieno di vip e mondanità trasformando ogni volta un ritrovo in un'abile operazione di marketing. Sono investimenti - dicono le cronache - da almeno 50 milioni l'uno, ma del resto quanto costa una pagina pubblicitaria su un periodico di moda?
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Cavalli ha infatti incrementato la sua produzione con una linea per i giovani, una di intimo, occhiali, orologi e persino motociclette. Ma come disse Oscar Wilde, a nulla si resiste se non alle tentazioni. Cosi' Cavalli non rinuncia all'animal neppure per la moto: la sua rielaborazione della Ducati per ledizione 2000 del Motorshow di Bologna, è dotata, infatti, di manopole di pelliccia animale e di serbatoio tempestato di diamanti. I curiosi la possono vedere nella vetrina del suo negozio di via della Spiga a Milano.