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Ventimiglia e l'esotico mondo di Hanbury

creato da Marcello Parmeggiani ultima modifica 20/06/2008 15:10

Per la straordinaria e incontaminata convivenza di numerosissime piante esotiche e' una delle mete naturalistiche piu' frequentate dai botanici. Un grande regalo fatto alla Liguria da un sir inglese.

Ventimiglia e l'esotico mondo di HanburyQuando ancorò il suo yacht a Capo Mortola, Sir Thomas Hanbury non sapeva ancora che avrebbe legato indissolubilmente il suo nome a quel piccolo e riparato promontorio fra Italia e Francia. Ma a metà dell'800, in vacanza dai suoi viaggi in Oriente dove commerciava tè e sete, Hanbury cominciò ad acquistare pezzo per pezzo di quel terreno di 18 ettari che oggi, grazie a lui, è oggi uno dei giardini di piante esotiche più visitati d'Italia.

Botanici e amanti della Natura non vengono ai Giardini Hanbury per ammirare manti erbosi levigati o aiuole disposte con regolarità, quanto piuttosto la straordinaria e libera convivenza di piante diversissime in rispetto dello stato spontaneo della vegetazione, a come apparirebbero se si trovassero ancora nella foresta o nei deserti da cui provengono.
Alla morte di Hanbury i giardini furono donati all'Università di Genova che si occupa dell'aspetto scientifico del Complesso, mentre è un'associazione privata a gestire le numerose iniziative ospitate a Giardini.

I giardini di Hanbury sono aperti tutto l'anno, dalle 10 alle 16 sino al 31 marzo e un'ora piu' tardi nel periodo estivo. Biglietteria e informazioni: tel.: 0184-229507. Chiuso il mercoledì.



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