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La primavera di Parma

creato da Elena Guarneri ultima modifica 20/06/2008 15:10

A Parma riapre i battenti il Parco Ducale: un'occasione (non la sola) per una biciclettata primaverile nel cuore della citta'.

La primavera di ParmaIn aria di primavera, gonfiate le ruote della bicicletta e fatevi un giro tra i parchi dell’opulenta e affascinante Parma. Il nostro consiglio e’ di iniziare dal Parco Ducale, messo a lucido da un "lifting del verde" che ha visto ben 460 nuovi alberi piantati, 600 platani e ippocastani curati con flebo antiparassiti, sei chilometri di siepi e — ciliegina sulla torta — più di 5000 metri di prato all’inglese: una vera "chicca" per il cuore verde della città, un’oasi di pace per pedoni e ciclisti.
Questo gioiellino ‘alla francese’ (il progetto definitivo risale a più di 200 anni fa e fu realizzato da Ennemond Alexandre Petitot per i Duchi Borbone Parma) è uno dei più belli d’Europa, arricchito dalle sculture settecentesche di Jean Baptiste Boudard. Chi è in vena di romanticismi non resterà deluso: 160 sono infatti i lampioni (su disegno antico) installati, che consentono passeggiate al chiaro di luna.
Oltre al Palazzo Ducale, voluto da Ottavio Farnese nel 1561, il cuore del parco offre il tempietto di Arcadia (restaurato nel 1998), sede dei festeggiamenti per le nozze del duca don Ferdinando di Borbone con Maria Amalia d'Asburgo e ora designato come punto di ritrovo per il pubblico e sede espositiva.
La Cittadella: una fortezza mancata
Se avete fiato e gambe allenate, non fermatevi al Parco Ducale, ma pedalate fino al Parco della Cittadella, fortezza pentagonale con bastioni e fossati, ora a secco. Realizzata a cavallo tra il 1500 e il 1600 nella zona meridionale, rivelò ben presto la sua inutilità difensiva, non potendo proteggere la città da un nemico che non sarebbe mai giunto da sud. Utilizzata per secoli dai Duchi di Parma come caserma e prigione per reati politici, ora offre refrigerio — grazie agli ombreggiati bastioni — oltre ad attrezzi ginnici in ordine sparso per gli amanti della forma fisica.

A poche pedalate dalla Cittadella potete accedere all’Orto Botanico, nato come giardino all’italiana e arricchito dalle serre e da una palazzina - opere del pluri-celebrato Petitot — e ora sede di una ricca biblioteca specializzata dove si possono consultare antichi erbari e visionare le raccolte di semi e pollini.

Come ultima tappa potete orientarvi in direzione dei Giardini del Convento di San Giovanni, chiesa benedettina costruita nel primo ventennio del 1500, circondata dagli orti un tempo fornitori ufficiali della famosa Farmacia, attiva sin dal 1200 e tuttora visitabile.
Se, però, nel frattempo non resistete più al richiamo della buona tavola, niente paura: siete nel cuore della Food Valley d’Italia, e non avete che l’imbarazzo della scelta. Tra le varie possibilità, da "I Corrieri" in Via Conservatorio e dalle "Sorelle Picchi" in Via Farini potrete tranquillamente infilare le gambe sotto il tavolo davanti a culatello di Zibello, tortelli e cappelletti. Il tutto innaffiato ovviamente dal miglior Lambrusco e dalla Fortanina di S.Secondo.

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