Nel quartiere ebraico e lungo le mura della citta'
Ferrara, passeggiata nel ghetto e relax lungo le mura
Il centro di Ferrara sembra fatto apposta per camminare. Lungo le sue vie strette e raccolte attorno a palazzi ricchi di storia ci dirigiamo da piazza Trento Trieste costeggiando la fiancata destra della splendida Cattedrale. Cerchiamo il quartiere ebraico entro cui, nel 1627, il papa volle che i figli di David fossero segregati. Via Mazzini, attorno alla quale si sviluppava il ghetto, è breve e in pochi minuti raggiungiamo il civico 95 dove sorge il Museo ebraico: qui le visite sono consentite solo se guidate e nelle mattinate dalla domenica al giovedi.
Ferrara: la Regina in mostra |
Lelegante salotto di Ferrara dà il benvenuto alla Regina Sonja di Norvegia, che contraccambia tagliando il nastro e stappando lo champagne per la mostra Da Dahl a Munch Romanticismo, realismo e simbolismo nella pittura di paesaggio norvegese, dal 26 ottobre al 13 gennaio a Palazzo dei Diamanti. Lunari paesaggi scandinavi e pianura padana pervase da una comune malinconia? Forse, ma di sicuro si tratta di uniniziativa che valorizza un territorio della storia dellarte europea, quello norvegese, abitualmente poco esplorato. Ferrara mette in mostra un secolo di pittura paesaggistica, dal romanticismo alla pittura en plein air, al simbolismo di cui Munch fu uno degli interpreti più rappresentativi. In una recente intervista al mensile C@rnet, Sonja di Glückburg (laureata in storia dellarte e proprietaria di una ricca collezione darte contemporanea) ha dichiarato:"Larte è il mio rifugio e soprattutto è il risvolto privato della mia vita da regina. (...) La mia visione della natura è per molti versi quella di Munch, melanconica, ma al tempo stesso passionale e complice...". E dunque viva Munch, di cui potremo ammirare Inverno sul fiordo (1915), opera che la Regina ritiene "una delle tele più vibranti, dove è evidente una riappacificazione totale con la natura e nella natura". E qui confessa a C@rnet - che la regina si identifica: "in una natura in cui troviamo conforto alle nostre ansie, un rifugio che ci rigenera, pur non sovrastandoci." Per chi ama Edvard Munch, imperdibile anche lappuntamento collaterale con la mostra Io e gli altri: 100 capolavori. A Verona sino al 6 gennaio 2002. |
Sul muro esterno le lapidi che ricordano le stragi della seconda guerra mondiale fanno da contraltare alla tolleranza invece dimostrata cinque secoli prima dalla famiglia degli Estensi, che li accolse invece con grande benevolenza.
Da via Mazzini (lex-via dei Sabbioni) la nostra camminata prosegue per via Vignatagliata e successivamente per via delle Vigne, dove raggiungiamo lantico e suggestivo cimitero chiamato "Orto degli Ebrei". Per entrare suonate il campanello, è aperto tutti i giorni tranne il sabato.
Abbiamo voglia di uscire dalle viuzze del centro e godersi un po di verde? Passiamo prima da via Ripagrande dove nel Palazzo Beccari-Freguglia è incastonato il ristorante Ripa: cappellacci di zucca e salama da sugo saranno un menu gustoso ma un po rico di calorie. Ed è anche per questo che allunghiamo il passo verso le mura della città, elevate in gran parte alla fine del 400 dallarchitetto Biagio Rossetti allo scopo di difendersi dai veneziani. E possibile percorrerle a piedi o in bicicletta per quasi 9 km, dando modo al turista di riposarsi nel verde, molto sviluppato verso Nord-Est.
Passerete la splendida Porta degli Angeli, attraverso la quale passò lultimo duca di Ferrara prima che la città finisse sotto lo Stato Pontificio; nel tratto da San Giorgio a Porta Paola incrocerete invece quattro imponenti baluardi, elementi che assieme a tutte le bellezze della città, hanno contribuito a far scegliere Ferrara come città patrimonio dellUnesco, nel 1995.
Il centro di Ferrara è sempre vivo anche di sera. Per un aperitivo non ce che limbarazzo della scelta in uno dei tanti bar che punteggiano di vivacità il lato sinistro della Cattedrale. E lo spettacolo notturno del Castello Estense, che sorge nel bel mezzo di un fossato, apparirà forse ancora più bello.