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Belluno, la citta' circondata da un mare di montagna
Credereste che le Dolomiti stanno dentro una citta'? Se avete risposto no, avete perso la scommessa e una visita a Belluno e' per voi obbligata.
Tutta colpa della fretta
Forse anche il nome stesso della città, dal celtico "belo dunum", bel cielo, deriva proprio dall'effetto splendido che fanno queste piccole Dolomiti,le Prealpi, stagliate contro il cielo. Nel 1999 Belluno (per chi non lo sapesse siamo in Veneto) è stata definita "Città Alpina dell'Anno", il che ha contribuito a darle una certa notorietà, vista la sua scarsa conoscenza nel resto d'Italia, di cui si lamentano e si sono lamentati tanti bellunesi, fra cui Dino Buzzati, grande scrittore e giornalista del novecento italiano, che proprio a Belluno era nato. Scrive Buzzati in uno dei suoi omaggi alla città natale, della quale era innamorato, che la scarsa conoscenza e considerazione per la città non è dovuta "a cattiveria degli italiani, ma alla stessa situazione geografica. Perché a Belluno ci passa d'inverno e d'estate un mucchio di gente, ma pochissimi si fermano. La grandissima maggioranza manco rallenta per dare un'occhiata, ci sono le Dolomiti, più su, e non c'è da perdere un minuto. E' questa faccenda delle Dolomiti e di Cortina a tenere in eclissi il Bellunese”.
(Dino Buzzati, La mia Belluno, Comunità Montana Bellunese 1992).
Dove mare e montagna si sono abbracciati
Comunque Belluno-città non coincide veramente con le Dolomiti: la rendono unica piazze silenziose, vecchie strade medievali e rinascimentali, fontane, e splendidi palazzi in stile veneziano: si tratta di una città al contempo misteriosa e solitaria: soprattutto a causa della solitudine delle serate invernali con la principale piazza Campedel, splendida, quasi deserta durante la stagione fredda, e le strade innevate.
Per Dino Buzzati l'incanto di Belluno e della sua valle è dato dall'incontro fra il mondo di Venezia con "il marchio delle sue architetture inconfondibili... e il mondo del nord (con le montagne misteriose, i lunghi inverni, le favole...). In città incontriamo edifici "che sono venuti su dal mare", al di fuori della città case rustiche "che sono venute giù dalle montagne" che convivono, a poche centinaia di metri, con un effetto strano e favoloso. Una fusione singolare tra mare e montagna realisticamente visibile nelle giornate invernali che spesso regalano un cielo azzurro. E che richiamano nei fine settimana, turisti dalla pianura che si ristorano gli occhi con queste montagne così splendenti sotto la luce del sole.
E in più il parco!
Belluno è la città del Parco Naturale delle Dolomiti Bellunesi la città cioè che ha voluto tutelare i beni ambientali paesaggistici e che culturalmente è protesa alla conservazione e tutela del territorio montano da abusi edilizi o rovinose utilizzazioni. Oggi è infatti in corso un recupero delle attività agro-pastorali tradizionali. Nello stesso senso si muove il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, nato per tutelare un territorio di straordinaria valenza paesaggistica e naturalistica, celebre per la flora fin dal XVIII secolo. Grazie ad una particolarissima localizzazione geografica tutta la zona è famosa per la presenza di specie rare e di una eccezionale varietà di ambienti. Il parco si situa infatti sul margine delle Alpi sudorientali, in zone molto impervie, parte delle quali sono rimaste libere dai ghiacci nel corso dei periodi molto freddi (glaciazioni) che si sono succeduti nel Quaternario e l'ultimo dei quali si è esaurito circa 10.000-12.000 anni fa.
Forse anche il nome stesso della città, dal celtico "belo dunum", bel cielo, deriva proprio dall'effetto splendido che fanno queste piccole Dolomiti,le Prealpi, stagliate contro il cielo. Nel 1999 Belluno (per chi non lo sapesse siamo in Veneto) è stata definita "Città Alpina dell'Anno", il che ha contribuito a darle una certa notorietà, vista la sua scarsa conoscenza nel resto d'Italia, di cui si lamentano e si sono lamentati tanti bellunesi, fra cui Dino Buzzati, grande scrittore e giornalista del novecento italiano, che proprio a Belluno era nato. Scrive Buzzati in uno dei suoi omaggi alla città natale, della quale era innamorato, che la scarsa conoscenza e considerazione per la città non è dovuta "a cattiveria degli italiani, ma alla stessa situazione geografica. Perché a Belluno ci passa d'inverno e d'estate un mucchio di gente, ma pochissimi si fermano. La grandissima maggioranza manco rallenta per dare un'occhiata, ci sono le Dolomiti, più su, e non c'è da perdere un minuto. E' questa faccenda delle Dolomiti e di Cortina a tenere in eclissi il Bellunese”.
(Dino Buzzati, La mia Belluno, Comunità Montana Bellunese 1992).
Dove mare e montagna si sono abbracciati
Comunque Belluno-città non coincide veramente con le Dolomiti: la rendono unica piazze silenziose, vecchie strade medievali e rinascimentali, fontane, e splendidi palazzi in stile veneziano: si tratta di una città al contempo misteriosa e solitaria: soprattutto a causa della solitudine delle serate invernali con la principale piazza Campedel, splendida, quasi deserta durante la stagione fredda, e le strade innevate.
Per Dino Buzzati l'incanto di Belluno e della sua valle è dato dall'incontro fra il mondo di Venezia con "il marchio delle sue architetture inconfondibili... e il mondo del nord (con le montagne misteriose, i lunghi inverni, le favole...). In città incontriamo edifici "che sono venuti su dal mare", al di fuori della città case rustiche "che sono venute giù dalle montagne" che convivono, a poche centinaia di metri, con un effetto strano e favoloso. Una fusione singolare tra mare e montagna realisticamente visibile nelle giornate invernali che spesso regalano un cielo azzurro. E che richiamano nei fine settimana, turisti dalla pianura che si ristorano gli occhi con queste montagne così splendenti sotto la luce del sole.
E in più il parco!
Belluno è la città del Parco Naturale delle Dolomiti Bellunesi la città cioè che ha voluto tutelare i beni ambientali paesaggistici e che culturalmente è protesa alla conservazione e tutela del territorio montano da abusi edilizi o rovinose utilizzazioni. Oggi è infatti in corso un recupero delle attività agro-pastorali tradizionali. Nello stesso senso si muove il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, nato per tutelare un territorio di straordinaria valenza paesaggistica e naturalistica, celebre per la flora fin dal XVIII secolo. Grazie ad una particolarissima localizzazione geografica tutta la zona è famosa per la presenza di specie rare e di una eccezionale varietà di ambienti. Il parco si situa infatti sul margine delle Alpi sudorientali, in zone molto impervie, parte delle quali sono rimaste libere dai ghiacci nel corso dei periodi molto freddi (glaciazioni) che si sono succeduti nel Quaternario e l'ultimo dei quali si è esaurito circa 10.000-12.000 anni fa.