Maschere, tipi e personaggi della Commedia dell'Arte
Un tesoro tutto italiano vive nei musei della maschera e i teatri dei burattini. La storia, i musei e i siti principali di una tradizione di 500 anni.
Antichissima è la tradizione italiana che vuole la maschera e il travestimento come uno dei riti che caratterizzano e governano il Carnevale. Ogni regione, ogni città, ogni luogo dItalia ha la propria immagine fissata nel personaggio che la raffigura e la rappresenta.
Tralasciando il discorso legato al Medioevo o al precedente periodo greco-romano, possiamo individuare nel Rinascimento e nella Commedia dellArte il luogo dove la maschera conquista gli onori del teatro e si fissa in alcuni tipi che ancora oggi determinano i principali caratteri e personaggi del vario e multiforme mondo delle maschere italiane. Servi, Vecchi, Innamorati e Capitani sono i quattro tipi fissi a cui ritornano tutte le maschere che ancora oggi conosciamo: Brighella e Arlecchino, Pantalone e il Dottor Graziano più noto come Balanzone- le varie Isabella e Aurora, poi Flavio e Lelio, per finire con il celebre Capitan Spaventa, sono soltanto le più celebri delle innumerevoli maschere che popolano il teatro della Commedia dellArte. Passando attraverso il lavoro di Carlo Goldoni i volti dellImprovvisa giungono fino a noi oltre che nella riproposizione dellopera goldoniana- grazie a forme cosiddette marginali di teatro: famiglie darte che continuano la tradizione cinquecentesca e il teatro dei burattini, dove le maschere con la loro forza di personaggi danno nuovo vigore alle vicende della Baracca.
Sono oggi numerosi i gruppi di lavoro e i professionisti che al di là dei giorni di Carnevale - perpetuano lantica e nobile tradizione delle maschere. Attori, mascherari, burattinai, restituiscono vita nella loro arte ai volti immobili di cuoio o alle teste di legno. Ma a testimoniare che quelle facce vengono da lontano sono anche numerosi i Musei e le mostre che raccontano le storia e le vicende delle maschere. Musei di burattini, un museo virtuale di burattini e marionette nonché il Museo della maschera mediterranea o il nuovissimo Museo della maschera di Rocca grimalda sono solo alcuni dei luoghi virtuali e meno virtuali a cui rinviare tutti coloro che volessero approfondire la conoscenza con il mondo della maschera e delle sue tradizioni.
Approfondite le conoscenze con Servi, Dottori e Innamorati, ora è sicuramente più affascinante approdare al Carnevale di Venezia e alla sua sempre viva galleria fotografica.
Tralasciando il discorso legato al Medioevo o al precedente periodo greco-romano, possiamo individuare nel Rinascimento e nella Commedia dellArte il luogo dove la maschera conquista gli onori del teatro e si fissa in alcuni tipi che ancora oggi determinano i principali caratteri e personaggi del vario e multiforme mondo delle maschere italiane. Servi, Vecchi, Innamorati e Capitani sono i quattro tipi fissi a cui ritornano tutte le maschere che ancora oggi conosciamo: Brighella e Arlecchino, Pantalone e il Dottor Graziano più noto come Balanzone- le varie Isabella e Aurora, poi Flavio e Lelio, per finire con il celebre Capitan Spaventa, sono soltanto le più celebri delle innumerevoli maschere che popolano il teatro della Commedia dellArte. Passando attraverso il lavoro di Carlo Goldoni i volti dellImprovvisa giungono fino a noi oltre che nella riproposizione dellopera goldoniana- grazie a forme cosiddette marginali di teatro: famiglie darte che continuano la tradizione cinquecentesca e il teatro dei burattini, dove le maschere con la loro forza di personaggi danno nuovo vigore alle vicende della Baracca.
Sono oggi numerosi i gruppi di lavoro e i professionisti che al di là dei giorni di Carnevale - perpetuano lantica e nobile tradizione delle maschere. Attori, mascherari, burattinai, restituiscono vita nella loro arte ai volti immobili di cuoio o alle teste di legno. Ma a testimoniare che quelle facce vengono da lontano sono anche numerosi i Musei e le mostre che raccontano le storia e le vicende delle maschere. Musei di burattini, un museo virtuale di burattini e marionette nonché il Museo della maschera mediterranea o il nuovissimo Museo della maschera di Rocca grimalda sono solo alcuni dei luoghi virtuali e meno virtuali a cui rinviare tutti coloro che volessero approfondire la conoscenza con il mondo della maschera e delle sue tradizioni.
Approfondite le conoscenze con Servi, Dottori e Innamorati, ora è sicuramente più affascinante approdare al Carnevale di Venezia e alla sua sempre viva galleria fotografica.